Cenni sul Santuario di Santa Maria del Soccorso

IL SANTUARIO DELLA MADONNA DEL SOCCORSO


L’epoca di fondazione della cappella che poi diventerà la Chiesa di Santa Maria non trova alcuna conferma nei documenti storici. Si ritiene peró che la cappella sia sorta non molto tempo dopo che si diffuse in tutta Italia un culto mariano proveniente da Palermo
Si racconta che la peste dell’anno 1348 causò la fondazione della primitiva cappella: il titolo “Maria del Soccorso”. Una piccola cappella ricca di pregi architettonici, fu costruita in una zona del paese chiamato “Ortora”.
Nel 1565 in un documento si parla di «uno parato de seta gialla con le rose de velluto fatte a giglio, una pianeta de seta negra, una pianeta de seta bianca, uno paio di tonacelle de seta gialla co li colletti del medesimo et cetera», il manto della statua della Madonna del Soccorso.

Si racconta inoltre, che al miracolo ottenuto in occasione della peste è dovuto l’ampliamento della cappella e la triplice incoronazione dell’immagine. Dopo la peste del 1656 l’aspirazione all’ampliamento della cappella fu la conseguenza della devozione verso la Madonna.
Le origini della celebrazione in onore di Santa Maria del Soccorso si perdono nella notte dei tempi.
La sua storia è legata a un’antica legenda popolare: in una notte d’estate la Vergine comparve nel sogno di una poverella chiedendole di recarsi l’indomani dal parroco affinché edificasse la sua cappella nel luogo conosciuto come l’Ortora.
Il mattino seguente la donna si recò dal parroco e da costui venne schernita.
La Vergine ritornò in sogno alla donna confidandole che avrebbe fatto cadere nel posto indicato tanta neve quanta ne sarebbe bastata per definire il perimetro della cappella. Il giorno dopo, la prima domenica di agosto, dinanzi agli occhi esterrefatti dei popolani e dell’incredulo prete, nel posto dove oggi sorge la chiesa, scolpito nella neve il perimetro di una cappella.
Da allora, la prima domenica di agosto a Castelfranci si celebra la festa di Santa Maria del Soccorso.


Per approfondimenti: Castelfranci.com